Avete mai pensato a quanto si risparmierebbe con l’autoproduzione e il fai da te? In questi tempi di crisi diventa importante conoscere ed applicare le tecniche base per poter auto produrre ciò che nei supermercati o altrove paghiamo fior di quattrini.
Ognuno di noi può cimentarsi in questo, è anche rilassante e divertente. In questa seconda parte continueremo ad elencare i prodotti di igiene e cosmesi più comuni e facili da auto realizzare. Perché non provarci?
Prodotti per l’igiene
Cominciamo dal dentifricio, che dura sempre molto poco, soprattutto se in casa siamo tanti. Inoltre i tubetti sono scomodi e poco pratici, per cui molte volte si buttano via con ancora del prodotto depositato all’interno. Il che è davvero uno spreco. Possiamo provare a realizzare il dentifricio in polvere. Il procedimento è molto semplice ed un vasetto dura mesi e mesi. Si fanno essiccare all’ombra foglie di timo e salvia. Una volta secche, si sbriciolano. In un barattolino di vetro mescolate un quarto di foglie essiccate e tre quarti di argilla bianca o caolino. Procuratevi un cucchiaio di legno per mescolare. Aggiungete poi poche gocce di olio essenziale di menta o melaleuca, continuando a mescolare. Per l’uso se ne distribuisce una piccola quantità sullo spazzolino, sempre con il cucchiaino di legno. Non intingere lo spazzolino bagnato. E’ possibile realizzare con facilità anche i detergenti. Le pelli irritate e con problemi di couperose si possono lavare con sicurezza utilizzando argilla fine sciolta in poca acqua tiepida. Poi si risciacqua accuratamente. Per le pelli secche, si versa su una pezzuola in microfibra (che trovate nei negozi di cosmesi) qualche goccia di olio extravergine di oliva o olio di germe di grano, e si passa sul viso e collo al mattino e alla sera, per portare via lo sporco e le impurità; poi si lava la pezzuola con sapone di Aleppo, e si ripassa bagnata su viso e collo. Per le pelli grasse si versa sulla pezzuola un’emulsione ottenuta sbattendo alcune gocce di limone con altrettante di olio.
Come ottenere il sapone
Il procedimento più semplice è con il metodo “a freddo”. Bisogna però seguire qualche accorgimento ai fini della propria sicurezza e di quella altrui. La soda caustica, infatti, è una sostanza parecchio corrosiva. Quindi mai toccare con le mani, e non inalare i gas che si sprigionano con le reazioni chimiche. Consultate le altre precauzioni da adottare sul sito www.ilmiosapone.it. Ecco ciò che occorre: una bilancia elettronica (per pesare con precisione anche i grammi); un termometro da cucina; una pentola di acciaio inox; una caraffa in vetro o ceramica resistenti alle alte temperature; un cucchiaio di acciaio inox; un cucchiaio di legno (da usare solo per fare il sapone); un frullatore a immersione; vecchie coperte; stampi per sapone o contenitori in tetrapak; bicchierini di materbi; mascherina; occhialini (vanno bene anche quelli da piscina); guanti di gomma resistenti; foulard per coprire i capelli; un grembiule. Ingredienti: 1 Kg di olio di oliva, 128 g di soda caustica, 300 g di acqua distillata. Ecco il procedimento: preparate gli ingredienti, le attrezzature e il piano di lavoro, proteggendolo con vecchi giornali. Indossate le protezioni: guanti, grembiule, mascherina, foulard e occhialini. Pesate con precisione la soda caustica versandola nel bicchiere di plastica usando il cucchiaio di acciaio. Appoggiate il bicchiere sul piano di lavoro. Pesate l’acqua distillata versandola nella caraffa in pirex. Riponete la caraffa nel lavello. Con il cucchiaio di acciaio versate a poco a poco la soda del bicchierino nella caraffa con l’acqua distillata. La temperatura sale velocemente, quindi fate attenzione. Mescolate con il cucchiaio di legno sciogliendo la soda, lasciate raffreddare. Pesate l’olio nella pentola inox. Scaldate sul fornello a fuoco bassissimo fino a raggiungere la temperatura di 45° (ci vorrà poco tempo). La temperatura della soda deve essere di 45°. Versate la soda nell’olio e non viceversa, per non provocare una forte reazione. Mescolate con il cucchiaio di legno. Dopo di che procedete con il frullatore ad immersione. Frullare fino a far diventare il composto cremoso. Versare poi la “cremina” così ottenuta negli stampi o nel contenitore in tetrapak, con l’ausilio del cucchiaio di legno. Ora la “creatura” dovrà riposare per almeno 48 ore avvolta in pesanti coperte (per evitare dispersioni di calore). Riporre in un luogo sicuro (maneggiare il composto con i guanti, perché è ancora corrosivo). Dopo aver fatto trascorrere il tempo stabilito, indossate i guanti e liberate il sapone dal tetraqpk. Infine tagliatelo in quattro pezzi, usando del fil di ferro o un coltello lungo (da lavare immediatamente). Lasciare stagionare per almeno due mesi. La stagionatura migliora il sapone e lo rende meno aggressivo con la pelle, meglio se sta fino ad un anno.
Tommaso Svaldi è un esperto di casa e giardino che gestisce un blog online dove pubblica guide dettagliate su vari argomenti. Le guide di Tommaso sono apprezzate dai suoi lettori per la loro semplicità, chiarezza e precisione. Ogni guida fornisce informazioni dettagliate, passo dopo passo, per aiutare i lettori a completare progetti di costruzione o di manutenzione in modo efficace ed efficiente.