La vostra unica preoccupazione è che i cespugli fioriscano e i fiori dai mille colori emanino un buon profumo? Non è tutto qui! Una vegetazione fanerogamica variegata offre a innumerevoli animali cibo e riparo. Molte piante ornamentali non sono in grado di svolgere questa funzione: provenienti da latitudini inferiori alla nostra, sono di scarsa utilità e talvolta addirittura velenose per la fauna locale. Le piante ornamentali esotiche spesso sono sterili, non danno quindi polline, frutti o bacche di cui i nostri volatili possano cibarsi. Alcune piante importate (neofite) possono diventare una minaccia per la flora locale. Se qui trovano condizioni particolarmente favorevoli, ma mancano fattori regolatori analoghi a quelli dei loro luoghi d’origine, queste piante schiacciano la vegetazione locale e la relativa fauna. Tipici esempi di neofite invasive sono la verga d’oro, l’impatiens o l’acanto.
Più spazi vitali naturali vanno perduti — circa due terzi delle grandi farfalle sono già sulla Lista Rossa — meno ragion d’essere hanno i giardini naturali come biotopi succedanei. Se a prati uniformi, rododendri, falsi cipressi, abeti serbi e tuie occidentali sostituirete fiori, arbusti o alberi locali, ben presto vedrete comparire una fauna di insetti colorata, tra cui farfalle rare e api selvatiche.
Da sapere
Delle bacche rosse del sorbo selvatico si cibano 63 tipi di uccelli, del biancospino 163 specie di insetti, di cui vanno tanto ghiotti i passeri.
Il 90% delle piante esotiche sono inservibili per le larve delle farfalle.
Oltre 1’80% delle farfalle locali sono notturne. Molte piante sprigionano quindi tutto il proprio aroma non prima del tramonto.
La fine dell’estate è la stagione più critica per gli insetti in cerca di nettare. I tigli tormentosi non offrono cibo ai bombi che per questo soffrono la fame.
Consigli
Acquistate solo sementi locali, di origine attestata. Molti presunti incroci di fiori selvatici, comprati nel negozio di giardinaggio sottocasa, contengono semi provenienti da tutto il mondo, che vanno ad alterare la flora in modo significativo.
La maggior parte dei fiori selvatici locali prospera su terreni magri. Spesso quindi dovrete ridurre il contenuto nutritivo del terreno aggiungendo della sabbia. Fatevi garanti della varietà nel vostro giardino o sul vostro balcone: offrite un ampio spettro di vegetazione fanerogamica che copra completamente il periodo di vegetazione. All’inizio dell’anno fioriscono, per esempio, la scilla, la primula, il mezereo e la margherita; in autunno, l’aster e la borracina maggiore producono ancora nettare. Per attirare le farfalle potete adottare una strategia ben precisa: molte specie di bruchi si sono specializzate su una pianta nutritiva in particolare. Solo dopo averla trovata, possono finalmente trasformarsi in crisalide. Le falene amano il caprifoglio, l’enotera, la si lene alba e la silene ciondola. Piantate un’aiuola con aneto, cumino, finocchio, pastinaca o sedano, e farete la gioia di molti piccoli insetti. Provate a piantare qualche antica varietà ormai rara.
Chiedete a giardinieri esperti quali piante si adattano meglio alle condizioni locali.
In conclusione
Evitate di spendere soldi in piante stravaganti, importate magari dall’Indocina, che poco attirano l’affamato regno animale che ci circonda. Le piante locali di un giardino sono decisamente più invitanti e, oltretutto, sono feconde, non vanno riacquistate ogni volta.
Tommaso Svaldi è un esperto di casa e giardino che gestisce un blog online dove pubblica guide dettagliate su vari argomenti. Le guide di Tommaso sono apprezzate dai suoi lettori per la loro semplicità, chiarezza e precisione. Ogni guida fornisce informazioni dettagliate, passo dopo passo, per aiutare i lettori a completare progetti di costruzione o di manutenzione in modo efficace ed efficiente.