A ognuno il suo. La natura si attiene fedelmente a questa massima per creare l’ordine. Gli animali in cerca di una casa hanno esigenze diverse dalle nostre: dove mancano alberi marci o sottobosco, dove aree sabbiose o terreni incolti spariscono velocemente sotto le colture, Paridi, api selvatiche e molte altre specie restano a spasso. Persino le api selvatiche, meno note delle api da miele, si accontentano di poco – bastano dei rami di sambuco appesi o dei fasci di canne – e sono uno spettacolo per gli occhi. Se offrirete loro asilo, in giardino o sul terrazzo, non avrete niente da temere: non pungono e hanno un’indole pacifica.
Anche gli animali da sempre abituati alla vicinanza dell’uomo, come i pipistrelli, nell’architettura moderna ormai diffusa, assolutamente priva di nicchie, non trovano più spazio e sono in cerca di un’alternativa.
I nidi per insetti e uccelli sono in vendita nei negozi, ma sono anche facili da fabbricare in casa. Ancora meno esigenti sono i ricci e altri piccoli animali. A loro basta che in giardino non regni l’ordine supremo, ma che in inverno trovino un cumulo di foglie in un cantuccio.
Lo sapevate?
Un fascio di canne può trasformarsi facilmente in una “casa a più piani” per oltre cinquanta diversi tipi di animali sociali.
Le cedronelle resistono a temperature fino a —20°C grazie a una sorta di antigelo presente nel sangue. Gran parte delle farfalle tuttavia ha bisogno di un posto per svernare al riparo dal gelo.
Con l’inverno, le vanesse migrano in Nord Africa. Prima del viaggio devono però potersi rafforzare cibandosi, per esempio, di frutti maturi caduti dal ramo.
Consigli
Predisponete dei nidi per insetti fatti di legno duro – ontano, faggio, quercia o frassino – praticando dei fori da 1 a 10 millimetri di diametro, e da 20 a 100 millimetri di profondità, a una distanza di 20 millimetri, senza perforare del tutto la superficie. Il legno morbido si gonfia con l’umidità e può schiacciare le larve. Appendete in senso orizzontale dei fasci di rami e gambi contenenti midollo, tagliati a una lunghezza di circa 8 centimetri, come rovi, ,,,imbuco, buddleia, nonché canne di bambù: sono una soluzione efficace, ma resistono solo un anno.
Offrite un nido agli uccelli più rari, quali, per esempio, codirossi, pigliamosche o ballerine bianche. In inverno, talvolta, può fare ( apolino anche un ghiro. Offrite ai pettirossi un nido ricavato da un vecchio secchio o un coperchio mezzi interrati. Non usate spray insetticidi per pulire.
Non accanitevi a rastrellate il fogliame, sotto lo sterpame potrebbero trovare rifugio dei ricci. In primavera ricordatevi di non buttare o bruciare i cumuli di foglie senza prima aver controllato la presenza di ospiti. Anche i fiori appassiti possono nutrire la fauna d’inverno. Per tutti i nidi assicuratevi che i materiali non siano impregnati di prodotti per la protezione del legno. Preferite l’olio di semi di lino. I muri a secco offrono asilo e possibilità di sopravvivenza a scriccioli, donnole, rospi comuni e smeraldini, e lucertole agili. Chi volesse approfondire i nostri consigli, può rivolgersi alle associazioni locali o agli enti per la protezione della natura, oppure consultare le pagine Web delle leghe ambientaliste.
In conclusione
Per ottenere un giardino inglese occorrono 200 anni di dedizione e duro lavoro. Potrete risparmiarvi la fatica, se vi liberate dell’ideale di ordine supremo e lasciate inselvatichire un po’ il giardino. Se avrete un po’ di fortuna e di pazienza, presto il vostro giardino si popolerà della fauna locale, uno spettacolo che di sicuro avvincerà tutti.
Tommaso Svaldi è un esperto di casa e giardino che gestisce un blog online dove pubblica guide dettagliate su vari argomenti. Le guide di Tommaso sono apprezzate dai suoi lettori per la loro semplicità, chiarezza e precisione. Ogni guida fornisce informazioni dettagliate, passo dopo passo, per aiutare i lettori a completare progetti di costruzione o di manutenzione in modo efficace ed efficiente.