In questa guida proponiamo alcune soluzioni per proteggere le piante con rimedi naturali.
AFIDI
– Con un getto d’acqua piuttosto forte tentare di togliere gli animaletti, finendo con il decidere di lavare l’auto, o i vetri, per chi ha un terrazzo.
– Preparate una soluzione con acqua e sapone di Marsiglia, eventualmente aggiungete un po’ di alcool, spruzzate le parti colpite. Può darsi che funzioni anche per pulire i vetri di cui sopra…
– Con i guanti di gomma, eliminare manualmente gli ospiti indesiderati. E’ un metodo consigliato a chi è a dieta, infatti fa sicuramente passare la fame.
Eventualmente, tagliare la parte colpita ed allontanarla dal giardino, evitando di farne gentile omaggio ai vicini perché, come le cattive azioni, anche gli afidi possono tornare indietro.
LUMACHE
– Procurarsi un barbecue, organizzare una cena con persone care e divertenti. Mangiare e bere di gusto.
Il giorno dopo, spargere la cenere ottenuta attorno alle piante da proteggere. Naturalmente, la cena non è indispensabile, però volete mettere?
Anche il sale ha lo stesso effetto, ma si scioglie più rapidamente e sui prati di Cartagine non ha avuto effetti molto positivi…
– Metodo alternativo e più godurioso per le lumache: preparare dei sottovasi o dei piattini con un po’ di birra, lasciarli fuori la sera, la mattina dopo, come la ronda militare, raccogliere gli ubriachi e… compostarli… Consiglio assolutamente disinteressato: non utilizzate la vostra preferita premium lager al settuplo malto: le lumache non sono raffinate come voi. Almeno, non per quanto riguarda la birra.
MAL BIANCO/BOTRITE O MUFFA GRIGIA
Metodo sperimentato ma da utilizzare con molta attenzione: un cucchiaino di bicarbonato in un litro d’acqua, spruzzare la sera sulle parti colpite. Una miscela più concentrata oppure l’utilizzo su foglie particolarmente giovani o delicate potrebbe creare delle bruciature. Niente di grave, ma il danno estetico può dare fastidio. Se nel frattempo l’invidia per l’erba del vostro vicino, che è sempre inspiegabilmente molto verde, vi ha fatto venire mal di stomaco, utilizzate la stessa quantità di bicarbonato in un bicchiere d’acqua per farvelo passare.
BRUCHI
Prendere dei simpatici bambini di età compresa tra i 7 e 10 anni circa. Dotarli di torcia elettrica e di un vasetto, e mettere in palio un premio per chi cattura più bruchi sulle vostre rose.
Puntando la pila potranno vedere i malefici in controluce sulle foglie.
In alternativa, utilizzare una miscela puzzosa di 2 spicchi d’aglio, un paio di sigarette sbriciolate, sapone di Marsiglia in un litro d’acqua. Trattasi di arma chimica di distruzione di massa. Attenti però che se vi scopre Bush vi bombarda.
MACCHIA NERA O TICCHIOLATURA
Qui si gioca con la prevenzione, o almeno si dovrebbe . In ogni caso il rimedio biologico più consigliato è la poltiglia bordolese, ovvero solfato di rame+calce idrata da spruzzare sulle piante colpite più o meno ogni 20 giorni, a partire da febbraio.
In alternativa, togliere a mano tutte le foglie colpite e bruciarle nel barbecue prima di iniziare a cuocere le salsicce. Attenzione: le foglie cadute a terra o lasciate nel composter sono in grado di diffondere la malattia.
Si narra che la farina di mais (quella per la polenta, per intenderci), sparsa alla base delle piante abbia la capacità di inibire lo sviluppo di questo fungo, ma non ho ancora testato questo metodo, pur essendo veneta e quindi abbastanza polentona. O forse proprio per questo: la polenta la mangio io, mica la spargo in giro!
TALPE
Simpatiche vero? Bel musetto, pelliccia lucida, zampotte da caterpillar… per evitare che vi distruggano il giardino, utilizzate una bottiglia di plastica su un paletto infilato nel buco d’ingresso della galleria. Disturbate dalle vibrazioni le talpe migreranno verso altri lidi.
Non appena toglierete le bottiglie, stanchi di vedere questi strani totem qua e là nel vostro giardino, loro torneranno gioiose a scavare.
Piano B. tubo dell’acqua nella galleria, inondare la suddetta Può essere efficace, come no. Alcune talpe devono aver frequentato corsi di apnea.
Piano C. Palline di naftalina (ma sarà poi un metodo “biologico”??), sempre nel suddetto buco della suddetta galleria. Schifate dall’odore, le talpe si allontaneranno.
Piano D. Sicuramente non chimico, ma neanche animalista.
Affittare un “ciupinarolo” (talpa si dice ciupinara in Veneto) , che verrà a casa vostra all’alba e aspetterà l’uscita delle creaturine con il badile affilato in mano. Vi risparmio i particolari.
Tommaso Svaldi è un esperto di casa e giardino che gestisce un blog online dove pubblica guide dettagliate su vari argomenti. Le guide di Tommaso sono apprezzate dai suoi lettori per la loro semplicità, chiarezza e precisione. Ogni guida fornisce informazioni dettagliate, passo dopo passo, per aiutare i lettori a completare progetti di costruzione o di manutenzione in modo efficace ed efficiente.