Ferro, acciaio e alluminio possono tornare molto utili a progetti di autocostruzione, per esempio sotto forma di profilati (barre sottili piatte, a V, a U, a L…), tubi, “tubi” a sezione quadrata o rettangolare, lamiere, piastrine, lastre e staffe. Aiutano, per esempio, a dare maggiore resistenza a bordi e angoli di strutture in legno, rafforzano la tenuta di un angolo interno, uniscono stabilmente due parti disgiunte, proteggono dagli urti.
Caratteristiche metalli
Il ferro è il metallo “principe”, il più abbondante in natura, rinvenibile in molti minerali da cui viene estratto. È un materiale molto pesante, con una superficie liscia ma porosa; se lasciato all’umido senza protezione, si arrugginisce: la ruggine macchia e corrode il ferro. Ha una grande resistenza meccanica alla trazione e alla compressione, è abbastanza duttile ma poco malleabile. L’acciaio è una lega di ferro e carbonio.
L’acciaio inox (inossidabile) resiste alla corrosione, non arrugginisce e non si macchia. Ha un’ottima resistenza meccanica, più alta del ferro, di cui è anche più malleabile, e una superficie brillante. È più costoso e più difficile da lavorare, ma assicura risultati migliori in termini di tenuta e estetica.
L’alluminio è un metallo estratto principalmente da una roccia sedimentaria chiamata bauxite. È un materiale duttile e malleabile, molto più leggero di ferro e acciaio e facilmente lavorabile. È resistente alla corrosione ed è durevole, e al contrario di ferro e acciaio non produce scintille durante il taglio. Ha però una minore resistenza meccanica. Ferro e acciaio sono più facilmente saldabili dell’alluminio.
Saldatura
La saldatura è un procedimento abbastanza specialistico, che non è il caso di trattare per lavori di autocostruzione semplici, e che richiede l’utilizzo di un attrezzo specifico come la saldatrice. Per unire parti di ferro, di acciaio o di alluminio, si possono utilizzare bulloni (quando è richiesta una tenuta efficace), viti autofilettanti (per fissaggi semplici) o rivetti (quando la tenuta dev’essere semplicemente di posizione).
Come forare i metalli
Per forare questi materiali, è necessario un trapano o un avvitatore con punta da ferro o acciaio. È sempre bene segnare con una leggera scalfittura il punto esatto dove si vuole praticare il foro, con un bulino e un martello o, in assenza del bulino, un cacciavite a stella. È facile, infatti, che posizionando la punta senza una piccola guida, essa scivoli per la rotazione del trapano. Una volta praticato il foro, per eliminare le sbavature si può utilizzare una punta a cono sullo stesso foro, o semplicemente una punta di diametro più grosso: ripassando il foro senza far penetrare la punta in tutto lo spessore, essa trancerà le sbavature permettendo una finitura pulita. In caso di bullone, il foro dev’essere di diametro pari o solo leggermente superiore (mezzo millimetro) al diametro del bullone stesso, e accompagnato da due rondelle (una dal lato della testa del bullone e una dal lato del dado) che consentono una maggiore tenuta. In caso di vite autofilettante, il foro dev’essere di diametro leggermente inferiore al diametro della vite. In caso di rivetti, il diametro del foro dev’essere lo stesso del diametro della parte più corta (e più spessa) del rivetto (l’altra parte, sottile, si staccherà automaticamente durante la rivettatura).
Come tagliare i metalli
Ferro, acciaio e alluminio possono essere tagliati e sagomati con un seghetto alternativo con lama da ferro o acciaio o, più facilmente, ma con più attenzione, con una smerigliatrice angolare (altrimenti detta un “‘flessibile”). In ogni caso è bene munirsi di occhiali protettivi, poiché le scintille e la limatura prodotta nel taglio possono schizzare negli occhi. Altrettanto importante è fissare i pezzi da tagliare a un banco da lavoro tramite morsa o morsetti e fare molta attenzione a dove si tiene la mano che non impugna l’utensile e che, probabilmente, sarà posizionata sul pezzo da tagliare per tenerlo fermo. Se il pezzo risulta faticoso da tagliare, per uno spessore elevato o una lega particolarmente dura, è utile aiutarsi con un lubrificante spray che consente un minor attrito e una maggiore scorrevolezza della lama.
Con un disco appropriato (per molature) il flessibile è un ottimo strumento per eliminare le sbavature prodotte dai tagli: posizionando il disco in rotazione con un’angolatura variabile tra i 30 e i 60 gradi si pulisce senza sforzi dal materiale in eccesso rimasto attaccato sulla linea del taglio.
Tommaso Svaldi è un esperto di casa e giardino che gestisce un blog online dove pubblica guide dettagliate su vari argomenti. Le guide di Tommaso sono apprezzate dai suoi lettori per la loro semplicità, chiarezza e precisione. Ogni guida fornisce informazioni dettagliate, passo dopo passo, per aiutare i lettori a completare progetti di costruzione o di manutenzione in modo efficace ed efficiente.