• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale

Blog di Tommaso Svaldi

Blog di Tommaso Svaldi

Hide Search
Tu sei qui: Home / Risparmiare / Mercato Libero dell’Energia e Diritti dei Consumatori

Mercato Libero dell’Energia e Diritti dei Consumatori

Indice

  • Informazioni obbligatorie del contratto
  • Diritto di ripensamento e recesso
  • Problemi con la bolletta

Quando si decide di cambiare fornitore, è fondamentale conoscere i propri diritti, soprattutto quelli riguardanti la sottoscrizione del contratto, e sapere cosa fare in caso di problemi.

Informazioni obbligatorie del contratto

Alla sottoscrizione del contratto, ci sono una serie di informazioni che il gestore è obbligato a fornire. Non bisogna però aspettarsi di trovarle tutte riunite in un unico foglio: occorre controllare sia le condizioni generali che quelle particolari. Di seguito, elenchiamo le informazioni che devono comunque essere reperibili anche sul sito del fornitore e specificate dagli agenti di vendita:
-la data di avvio dell’esecuzione del contratto
-la durata del contratto e le eventuali modalità di rinnovo
-le modalità e le tempistiche per l’esercizio del diritto di recesso
-le condizioni economiche di fornitura
-le forme di garanzia eventualmente richieste al cliente finale (depositi cauzionali e simili) e ogni altro onere posto a carico del cliente finale in relazione alla conclusione o all’esecuzione del contratto
-le modalità di fatturazione e le modalità di pagamento, specificando la periodicità di emissione delle fatture, qualora sia prevista l’emissione di fatture basate sulla stima dei consumi, il criterio adottato per la stima dei consumi
-le modalità e i termini per il pagamento delle fatture
-le modalità di consultazione delle bollette di dettaglio
le conseguenze dell’eventuale ritardo nel pagamento delle fatture, specificando le penali o gli interessi di mora dovuti
-le procedure di messa in mora e di sospensione della fornitura.

Diritto di ripensamento e recesso

Tra i diritti dei clienti che sottoscrivono un contratto con il mercato libero per l’erogazione di energia domestica, non manca quello di ripensamento e di recesso. In particolare, se un cliente aderisce a un contratto al di fuori dei locali commerciali del fornitore (per esempio, a casa se riceve la visita degli agenti di vendita, al cinema, in un centro commerciale o per strada), ha 14 giorni per inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al fornitore esprimendo la volontà di non voler più aderire al contratto sottoscritto e, quindi, di voler rimanere con il fornitore attuale. Lo stesso tipo di tutela è riservata anche a chi aderisce al contratto via internet o tramite telefono.

Risulta essere importante che l’eventuale comunicazione del ripensamento avvenga tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, da inviare all’indirizzo specificato nel contratto, dedicato alla gestione dei reclami e dei recessi. Se sul contratto non compare espressamente questo indirizzo (solitamente l’informazione è riportata nell’ultima pagina delle condizioni generali di fornitura), significa che il fornitore non è affidabile. Nei mercati energetici il consumatore domestico ha il diritto di recedere in ogni momento e senza spese. Qual è la differenza rispetto al diritto di ripensamento? In quest’ultimo caso è come se il contratto stipulato non fosse mai stato firmato. Nel caso del recesso, invece, si tratta della normale cessazione di un contratto in corso di funzionamento, che a un certo punto una delle parti decide di terminare.

Problemi con la bolletta

Può succedere che nel periodo di durata del contratto ci siano problemi con la bolletta, per esempio se non arriva puntuale. In questo caso, bisogna inviare immediatamente un reclamo al fornitore. Generalmente si anticipa il problema via fax e successivamente si invia un’ulteriore comunicazione scritta. In ogni caso, si possono trovare le modalità di reclamo e i recapiti (numero di fax e indirizzo) sul contratto, sul sito internet del fornitore e su tutte le bollette. Può anche accadere che nascano dei dubbi sui consumi fatturati. In questo caso, occorre inviare una richiesta scritta in cui si esprimono le varie perplessità. Il fornitore è tenuto a rispondere, indicando se è possibile vantare dei diritti e motivando la risposta. A supporto del proprio reclamo si può attivare la procedura di conciliazione rivolgersi allo Sportello del consumatore, istituito presso l’Autorità per l’energia.

Articoli Simili

  • Come Scegliere la Bottiglia di Vino Giusta
  • Come Pulire il Parquet
  • Come Risparmiare Evitando Sprechi Alimentari
  • Come Produrre Prodotti per l'Igiene Fai da Te
  • Come Fare Marmellate in Casa

Archiviato in: Risparmiare

Barra laterale primaria

Cerca

Categorie

  • Altro
  • Casa
  • Fai da Te
  • Risparmiare